Seminario di formazione

“Il Border Normality. Al confine di un “imbroglio” relazionale”

 14 ottobre 2017

Ore 9.00 – 17.00

 Relatore: dott.ssa Chiara Montesano

psicologa, psicoterapeuta a orientamento sistemico - relazionale. Didatta in formazione presso il Centro Studi Eteropoiesi, svolge attività clinica con particolare attenzione alle difficoltà di comunicazione e di relazione all’interno di sistemi e sottosistemi familiari. Promuove interventi di prevenzione rivolti al benessere psicologico

Abstract

 Un universo nasce quando uno spazio è tagliato in due

(Maturana H., Varela F., 1980 p. 125)

Se si volesse semplificare in poche righe il significato di una diagnosi di disturbo borderline, si ricorrerebbe immediatamente al concetto di disturbo di personalità, caratterizzato da un’importante impulsività del soggetto, irrequietezza, comportamenti agiti e instabilità relazionale. Se si provasse, invece, ad ampliare l’orizzonte di senso ed entrare nella complessità, il comportamento border assumerebbe anche significati altri.

Nella società odierna si sta assistendo a un notevole aumento di questo fenomeno. Osservando, ad esempio, le modalità comunicazionali dei mass media, tv e giornali, di chi partecipa a reality o di coloro che fanno opinione pubblica, senza dimenticare la presenza massiccia nel web, salta subito all’occhio come l’aspetto della velocità, dell’esagerazione e dell’estremizzazione prevalga sull’aspetto più regolato, riflessivo, accogliente e dialogante.In tal senso, il Borde assume le caratteristiche di Normality, dove la linea di confine segna l’aspetto ambivalente di due istanze comportamentali: soggetti che compiono scelte più responsabili e consapevoli versus persone più indifferenti di fronte a scelte sempre più giustificate e accettate.

Se varcare la soglia del confine significa uscire da uno spazio familiare, conosciuto e rassicurante per entrare nell’incertezza, per il Border Normality si assiste a un rovesciamento della medaglia. L’oltre assume i connotati d in luogo accentratore ed eccentrico, sperimentale e inevitabile.

Che senso assumono, in quest’ottica, regole, sottosistemi, gerarchie e ruoli?

Obiettivo di questa giornata formativa sarà riflettere, oggi più che mai, sull’importanza per un terapeuta sistemico di riuscire a cogliere e ri-significare, all’interno della cornice del processo d’ipotizzazione, un comportamento al “confine”. Assumendo un’ottica depatologizzante, il professionista ha l’opportunità di allargare il proprio orizzonte entrando nella complessità per osservare come il Border non è solo figlio della propria storia familiare, ma anche come chi si trova incastrato all’interno di quei fenomeni relazionali definibili, dalla Selvini, imbrogli. Situazioni relazionali nelle quali l’individuo è impegnato e connesso, a più livelli di contesto.

Sede del Seminario:

Centro Studi Eteropoiesi, C.so Francia 98

Costo: € 60 + IVA 

Riconosciuti 6 crediti AIMS e 3.5 crediti CNCP