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13/04/2017 - Lezione Teorica Dott. Marco Barile
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LEZIONE TEORICA

13 aprile 2017

Ore 9-17

Sede: Centro Studi Eteropoiesi - Corso Francia 98

Relatore

Dott. MARCO BARILE, psicologo e psicoterapeuta, didatta nel centro studi “ETEROPOIESI” a Torino, docente di Psicologia e Teoria Sistemica presso lo IUS-TO REBAUDENGO affiliato alla Facoltà di Scienze dell’Educazione Università Pontificia Salesiana.

Oltre alla pratica terapeutica si occupa da anni di cinema e televisione (scrive sulla rivista online “Duellanti”).

La letteratura (saggi, più spesso romanzi) diventa spesso supporto imprescindibile nella conduzione delle terapie. (autori “congeniali”: Manganelli, Landolfi, Savinio, Simenon, Kundera, Nemirovsky, Gogol, Nove, Roth, Kafka, Hungar, Monzò.

 

Per l’incontro del 13 aprile 2017 gli studenti avranno letto:

·         il “Pinocchio” originale ( se ne trovano diverse edizioni) e “Pinocchio: un libro parallelo” di Giorgio Manganelli, ed.Adelphi. Si consiglia la lettura in parallelo capitolo per capitolo dei due testi.

·         “Centuria, cento piccoli romanzi fiume” di Giorgio Manganelli, ed Adelphi. Ogni studente dovrà scegliere i suoi tre “romanzi” più significativi e motivare tale scelta.

Tema della giornata: suggestioni, commenti e rimandi in brain storming sulle letture svolte e in correlazione sui temi di “crescita”, “sviluppo”, “maturità” e sulla pratica di psicoterapeuta.

“CENTURIA Cento piccoli romanzi fiume”

Manganelli, il dinamitardo della parola, disinteressato alla cosiddetta narrazione, ci porta con “CENTURIA” verso un altrove confusionario, paradossale, a tratti lucidissimo. Pubblicati nello stesso ordine in cui sono stati scritti, i cento “piccoli romanzi” sono un concentrato di parole inesauribili, spesso felicemente nuove, che ci catapultano in una “tregenda di metafore come un sabba di streghe” (Calvino, cfr. introduzione).

“Credo di aver cercato di costruire delle piccole macchine narrative di una massa in qualche modo intransitabile, tale comunque da rendere il testo, se non proprio oscuro, senz’altro profondamente ambiguo, per l’autore ancor prima che per il lettore” (Manganelli, da “La penombra mentale”).

“Quel noi che sono io” dice ancora l’autore riferendosi al suo testo: potrebbe essere un indizio e qui – stiamo parlando del Manga – il condizionale è d’obbligo, un indizio che l’autore ha voluto regalare  ricordandoci lo sgomento di dover convivere con ingombranti, sconosciuti, molteplici “sé”.

 

“METAPINOCCHIO

Come diventare un “ragazzino perbene” e buon terapeuta. O no.

Rileggere Pinocchio con Giorgio Manganelli.”

Libro metamorfico e metaforico per eccellenza, “Le avventure di Pinocchio” di Carlo Collodi ci offrono uno sterminato campionario di figure materne, padri sbagliati, amici, confidenti, traditori e doppiogiochisti, saggi e saccenti, professori e casi clinici che si scambiano senza sosta lungo il viaggio fantastico del burattino.

Testo genetico, iniziatico, di formazione, tutto sembra stato già detto su Pinocchio, ma quando la storia viene riletta da Giorgio Manganelli succede qualcosa: quello che sembrava sedimentato nella nostra epistemologia di lettori di fiaba inizia a vacillare.

Chi sono allora, davvero, la Fata turchina e Geppetto, chi il Grillo parlante e Lucignolo, chi sono l’Omino di burro, il Gatto e la Volpe e tutti gli altri personaggi?

E soprattutto, come possiamo comportarci con loro?

“Questa sorta di commentatore non parlerà delle parole che si leggono, ma di tutte quelle che vi si nascondono; giacchè ogni parola è stata scritta in un certo punto per nascondere altre, innumerevoli parole. Cercherà le parole clandestine – a rigore tutte le parole di un libro sono clandestine – non già per farne pubblica merce, ma perché queste sono parole che fanno contrabbando di altre parole, sono travestite, e il loro travestimento, in quanto tale, ha tutti gli innumerevoli significati che solo in un travestimento si possono rintracciare. Un prete travestito da mummia non è né prete né mummia, ma forse sta raccontando qualcosa  su entrambi gli affascinanti argomenti” (G. MANGANELLI).

 

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